mercoledì 25 gennaio 2017

Le spalle dei Giganti

Sulle spalle dei Giganti


Spesso le nostre azioni, le scelte che facciamo sono ispirate, suggerite, in qualche modo guidate da esperienze e scelte di persone che ci hanno preceduto, e delle quali abbiamo stima.
Non si tratta di imitare esattamente ciò che hanno fatto loro, ma in principal modo coglierne lo spirito che li guidava, capire le sfide che dovevano affrontare e fare propri i principi che li muovevano.

"noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l'acume della vista o l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti."

La citazione, attribuita a Isaac Newton, ma originaria da Bertrando da Chartres, filosofo di molto antecedente, può essere metafora del progresso umano, ma funziona altresì da sprone per una crescita personale, a patto ci si appoggi all'esempio di persone degne di stima che ci hanno in qualche modo indicato la strada. 
Ognuno di noi ha incontrato persone che lo hanno guidato nelle scelte, che sono state d'esempio, per la competenza, per la tenacia, per l'onestà. Ognuno ha i propri giganti, conosciuti di persona.

Poi, certamente, personaggi come Albert Einstein, Alan Turing, Leonardo Da Vinci, Martin Luther King o Ghandi sono universalemente riconosciuti come pilastri, nei propri ambiti di esperienza, affinchè l'umanità possa progredire.

L'arte di essere fragili

Alessandro D'Avenia avrebbe potuto proseguire sul filone adolescenziale, che gli ha dato tanto successo, invece si dimostra essere uno scrittore completo che non esplora solo il mondo dell'adolescenza ( Bianca come il latte, rossa come il sangue), ma anche il dramma della mafia ( Ciò che inferno non è - ispirato alla figura di don Pino Puglisi, che D'Avenia ha conosciuto personalmente) e la fatica esistenziale  di una figura gigante nella letteratura italiana  e mondiale, Giacomo Leopardi.

Nel suo libro L'arte di essere fragili, che a dispetto di alcune referenze in rete NON E' un romanzo, e volendo ben vedere  neppure un saggio, ma un libro da meditazione, da gustare così come si gusta un vino Passito, a piccoli sorsi,  lo stereotipo del poeta pessimista e sfigato viene ribaltato.
Leopardi è un esploratore dell'anima umana, del destino e della natura.
D'Avenia si fa interprete di questa esplorazione e  dell'autore, che non sempre risulta di immediata lettura a chi come noi è abituato alla prosa piatta dei quotidiani o di certi prolissi autori d'oltreoceano.
E dunque attraverso quattro sezioni, adolescenza, maturità, riparazione, morte, D'Avenia analizza il lavoro di Leopardi, la vita,  trovandone specchio nella vita di oggi di migliaia di giovani e adulti che non si rassegnano a vivere in un mondo senza bellezza.
Tocca molti temi, tra cui quelli che prediligo:
- la cultura, che"non ha nulla a che fare con il consumare oggetti culturali: ci si illude che consumando più libri, più musica, più quadri, si acquisirà più cultura [...] Cultura vuol dire stare nel campo, farlo fiorire, a costo di sudore.[...] Nella cultura ci sono il realismo del passato e del futuro e la lentezza del presente, cosa che il consumo non conosce: esso vuole rapidità e immediatezza, non contempla la passione e la pazienza."
- l'amore: "quando un cuore dice a un altro 'ti amerò per sempre', che pretesa avanza se non quella che riuscirà a trovare sempre il nuovo nella stessa persona, l'infinito nel finito?"
- la bellezza: " sentiamo di meritare la bellezza, proprio per la sua gratuità".
- la passione per le persona e per le cose, perchè "le passioni si risvegliano a contatto con il fuoco, non con le istruzioni per accenderlo."


E se possiamo anche noi riflettere su queste cose è perchè Alessandro D'Avenia è salito sulle fragili spalle del  giovane e favoloso Leopardi, ha osservato oltre la siepe l'ultimo orizzonte, e leggendo le sue opere ci spiega che:
Solo uno è il metodo della faticosa ed entusiasmante arte di dare compimento a se stessi e alle cose fragili per salvarle dalla morte: l'amore.

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Appunti
Commento sul mio taccuino ( cartaceo e in web) gli argomenti che di volta in volta mi sembrano più interessanti, con un obiettivo semplice: cercare di migliorare e rendere più chiara la mia visione del mondo. E se questo può aiutare anche voi, ne sono felice.